Il recente bombardamento sull’Arabia Saudita, per il momento da parte di ignoti, ha generato un aumento del prezzo del petrolio vicino al 18%.
Si tratta di una pericolosa destabilizzazione dei delicati equilibri medio orientalI.
Nel breve periodo le borse risentiranno sicuramente di questo evento, ma fortunatamente, la fede è alle porte e a questo punto la previsione di un taglio dei tassi di interesse dello zero 25% è più che mai plausibile.
Questo elemento sosterrà le borse nel breve periodo, anche se incominciano a comparire i primi segni rossi. Il forte rally degli ultimi 14 giorni infatti sta determinando alcune prese di profitto. Appena passato il periodo delle dichiarazioni della fede riteniamo opportuno mettersi sulla difensiva perché la situazione internazionale sta diventando davvero pericoloso. L’accordo Usa Cina sembrerebbe potersi avviare a buon fine, ma questa situazione si è già verificata parecchie volte espresso si sono fatti molti passi indietro, quindi anche la risoluzione di questo problema resta incerto. Al momento le borse internazionali perdano mediamente lo 0,50% e la borsa italiana è a rischio a causa della scissione di Renzi, all’interno del partito democratico.
Lo spread si trova attualmente a 137,8 ed è cresciuto del 3,84% loro staziona intorno ai 1500 ma sicuramente crescerà in queste giornate di difficoltà internazionali. Il petrolio potrebbe anche arrivare a $ 65. Le ore previste in discesa a 1,05 migliori titoli di oggi sono Nexi e Atlantia. Stanno arretrando tutti titoli bancari e gli industriali. Il mese borsistico scade il 20 settembre e si apre il mese di ottobre con molte incertezze date anche le configurazioni grafiche che si stanno scontrando con robuste resistenze.